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Spumantitalia, il bilancio della rassegna gardesana

14 giugno 2022

(di Elisabetta Tosi) Le loro bollicine sono state per generazioni d’italiani sinonimo di brindisi e feste: oggi, dopo un periodo di relativo silenzio, gli spumanti metodo classico Gancia sono tornati a far parlare di sé. L’hanno fatto in una delle molte masterclass organizzate da Spumantitalia, il festival nazionale degli spumanti tenutosi in questi giorni a Garda, di cui anche Vinophila è stata partner. “Di recente questi prodotti ci hanno aiutato a posizionare Gancia dove volevamo, in Italia e nel mondo e con noi tutto il comparto dell’Alta Langa” ha spiegato Paolo Fontana, a.d. della storica casa vinicola di Canelli presentando alcune Cuvèe 60 mesi Riserva Alta Langa DOCG. “Negli ultimi anni il Prosecco ha dominato i mercati, ma ha aperto anche delle porte, portando la gente a voler sperimentare cose diverse. E’ il momento di dargliele, e questo è il ruolo del progetto Alta Langa”.

Non c’era però solo il Piemonte, sui banchi d’assaggio della tensostruttura sul lungolago: dalla Sicilia all’Alto Adige, passando per Emilia, Veneto, Trentino, Val d’Aosta, Toscana, Umbria, un po’ tutta l’Italia delle bollicine era stata chiamata a raccolta per la quarta edizione di questa kermesse. Un evento giunto al suo quarto anno di vita, due dei quali festeggiati proprio a Garda: “Io sono soddisfatto – è il commento di Andrea Zanfi, editore della rivista “Bubble’s Italia Magazine” e ideatore del festival – Alle 11 masterclass di questa edizione hanno partecipato quasi 450 persone, abbiamo fatto quasi sempre il tutto esaurito. Abbiamo avuto 65 media partner, circa 60 giornalisti accreditati, 6 Consorzi con 40 aziende con oltre un centinaio di etichette, talk show, aperitivi musicali…”. Insomma, una festa… “Meglio, un festival. E questa mia idea è stata sposata anche dai produttori, che sono venuti, hanno partecipato e si sono divertiti”.

E la risposta del pubblico? “Direi buona. Abbiamo avuto quasi 1000 presenze”. Aver voluto portare questo Festival in una località turistica come Garda, dove c’è anche molto turismo estero, è stato un vantaggio o uno svantaggio? “Ecco, su questo sto riflettendo – risponde Zanfi – . La presenza di un mondo straniero mi imporrebbe o di adattarmi ad esso – e quindi di pensare a qualcosa di specifico rivolto ai consumatori esteri -, oppure di cambiare sede. Dopotutto, il Festival è nato come un evento itinerante. Però l’obiettivo sarebbe quello di rimanere qui a Garda, per cui dovremmo pianificare anche delle operazioni di promozione rivolte all’estero”.

Va tutto a meraviglia in questa formula, o c’è qualcosa da cambiare? “Forse l’apertura del banco d’assaggio. Farla al mattino probabilmente non è una buona idea, perchè in stagione estiva sono le ore in cui la gente preferisce andare in barca sul lago,  o stare al sole. Spostarla verso sera potrebbe essere più indicato. Insomma, è ancora un work in progress. Del resto, quando si organizza un festival come questo, non si finisce mai di imparare”.

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