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Prosecco, la DOC sale a 6.250 ettari solo con aree già vitate

La Giunta Regionale del Veneto, su proposta dell’assessore all’agricoltura, ha approvato la delibera che dà attuazione alle richieste del Consorzio di tutela della Doc Prosecco per quanto riguarda l’attingimento di superficie a Glera, lo stoccaggio dei prodotti atti ad essere designati con tale denominazione, la destinazione degli esuberi di produzione e la riduzione della resa di trasformazione uva/vino, provenienti dalla vendemmia 2021. Più precisamente le richieste formalizzate dal Consorzio alla Regione del Veneto e alla Regione Friuli Venezia Giulia, che assumono uguali provvedimenti di attuazione, sono volte all’adozione: dell’attingimento di una superficie massima di 6.250 ettari; dello stoccaggio della produzione (uve, mosti e vini) ottenuta dai vigneti idonei alla rivendicazione della Doc Prosecco provenienti dalla vendemmia 2021; di un vincolo di destinazione degli esuberi di produzione, delle uve della varietà Glera, stabiliti dal disciplinare di produzione; di un vincolo a non generare eccedenze di cantina imponendo la resa massima di trasformazione di uva in vino al 75%.

«Il futuro del Prosecco in Veneto non può che far rima con qualità e sostenibilità – spiega  l’assessore  – In questo senso la strada ormai è tracciata e condivisa con i Consorzi. Il provvedimento approvato questa mattina vuole essere un intervento equilibratore, limitato esclusivamente alla vendemmia del 2021 che sta risentendo di molti fattori: da un lato le avverse condizioni meteo, come gelate e grandinate, che ne hanno ridotto la produzione e dall’altro dalle richieste del mercato che, specie dopo il lockdown, ha conosciuto una vera e propria impennata di richieste”.

Il provvedimento inoltre non autorizza il passaggio da Glera a Prosecco in nuove superfici coltivate, ma esclusivamente su aree vitate, potenzialmente idonee, realizzate dalla campagna meno recente e comunque non oltre il 31 agosto del 2018. “Per il futuro è escluso qualsiasi tipo di automatismo – sottolinea l’Assessore ribadendo la straordinarietà del provvedimento. il Prosecco, il cui mercato è in grande espansione, rappresenta una punta di diamante della nostra produzione vitivinicola e un prodotto dietro al quale ci sono identità, storia e radici dei veneti. È dunque nostro compito e nostra precisa volontà mettere in atto tutte le azioni possibili per tutelarne la produzione e i livelli qualitativi”.

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