21 marzo 2022
(di Lorenzo Biscontin) Giovedì 17 marzo abbiamo inaugurato Vinophila, il primo metaverso dedicato al vino ed alle bevande alcoliche, pubblicando la versione beta del primo padiglione. Nell’occasione abbiamo organizzato la tavola rotonda “Dialogo tra eccellenza italiane: Vino, Moda e Design”, per ragionare da punti di vista diversi sulle strategie con cui valorizzare meglio e al meglio il vino italiano. Tra i molti spunti interessanti, abbiamo voluto qui cogliere un concetto per ognuno dei relatori. Si tratta di un’estrema sintesi delle molte considerazioni sorte durante la discussione, quindi vi consiglio di guardare la registrazione completa della tavola rotonda moderata da Beppe Giuliano, che trovate nei video disponibili on demand nella Sala Cinema di Vinophila.
Patrizia Catalano, giornalista redazione rivista INTERNI: “Proviamo”
Raccontando dell’esperienza del distretto della Brianza nel campo del design, Patrizia Catalano ha ricordato come questo sia dell’unione tra la fantasia e creatività degli architetti/designers e della sapienza artigianale dei mobilieri. Come mi disse anni fa un produttore “Bisogna sentire il truciolo dentro”. L’eccellenza della Brianza nasce quando agli architetti che proponevano soluzioni di avanguardia, i produttori di mobili hanno cominciato a dire “Proviamo” e, con la loro abilità, hanno trasformato le idee in arredo. Perché tradizione non significa custodire le ceneri, ma tenere viva la fiamma.
Donatella Cinelli Colombini, produttrice di Brunello di Montalcino e Presidente dell’associazione nazionale Le Donne del Vino: “Gli uomini vendono, le donne creano mercati”
Prima c’è stato il famoso libro “Gli uomini sono di Marte, le donne di Venere”, poi le ricerche neuroscientifiche hanno dimostrato come le donne abbiano maggiori capacità relazionali e sociali. Che crediate alla scienza oppure all’evidenza quotidiana poco importa, comunque la raccomandazione rimane la stessa: coltivate il vostro lato femminile, se siete uomini, o usatelo fino in fondo se siete donne. Perché per valorizzare meglio il vino italiano bisogna passare dalla vendita dei prodotti alla proposta delle marche (aziendali o collettive territoriali che siano).
Mirco Cervi, Chief Digital Officer Italian Design Brands: “Accelerazione”
Il digitale non è qualcosa di “altro”, separato dalla realtà fisica, ma è piuttosto integrato a questa ed agisce come un potentissimo acceleratore nel trasferire, messaggi, percezioni, esperienze. La moda è il settore più avanzato nel rispondere alla presenza delle persone nei metaversi digitali, seguito dal design. Per sfruttare in pieno le potenzialità di questi nuovi spazi non bisogna pensarli come semplici repliche degli spazi ed eventi fisici, ma utilizzarli per quello che i consumatori chiedono e che si possono fare meglio rispetto alle attività in presenza. Ogni ambito deve operare secondo le sue specificità.
Gaetano Marzotto, Presidente di Santa Margherita Gruppo Vinicolo: “Sogno”
Se parliamo di proposte di marca parliamo di posizionamento e se parliamo di valorizzazione parliamo di “sogno” come ha detto nel suo intervento Gaetano Marzotto. Far sognare alle persone l’Italia e lo stile italiano, l’eleganza e la simpatia che sono alla base di tutto il “Made in Italy”.Un’indicazione chiara di quello che può essere il percorso per differenziare il vino italiano rispetto agli altri paesi produttori, qualificandolo come un’eccellenza assoluta.
Lorenzo Biscontin, ideatore di Vinophila: “Presente”
Si alla tavola rotonda partecipavo anch’io e per me ho scelto “Presente” sotto due significati. Il primo la sottolineatura del fatto che digitale e metaverso non sono il futuro, ma sono già il presente nella vita delle persone. Il secondo è il significato con cui ho ridefinito la P di Place (distribuzione) nel mio approccio che ho chiamato Marketing Totale, ovvero la necessità di essere presenti dove si trovano (interagiscono, acquistano, consumano) le persone. Non solo farle venire da me, ma, soprattutto andare io da loro.
