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Vino nel metaverso e vendite dirette, convegno all’Italian Taste Summit

04 novembre 2022

(di Elisabetta Tosi) Nel futuro delle aziende del vino potrebbe e dovrebbe esserci sempre più vendita diretta, e le nuove tecnologie possono essere d’aiuto per migliorare l’esperienza del consumatore, rendendola sempre più immersiva e agevolando così le vendite in cantina. Queste ultime potrebbero assestarsi a fine anno a circa 20 miliardi, con un aumento delle vendite dirette di circa il 10% su scala annuale.

E’ una delle conclusioni della tavola rotonda dedicata a “Metaverso: il quotidiano imminente dell’intero scomparto vitivinicolo ed enoturistico del Made in Italy” . L’incontro si è tenuto nei giorni scorsi a Palazzo Serbelloni a Milano, in occasione della sesta edizione di Italian Taste Summit, l’evento che mira a sviluppare occasioni di export attraverso un fitto programma di appuntamenti B2B tra aziende del vino e operatori esteri del trade. A discutere di scenari più o meno futuribili erano stati chiamati alcuni membri del Comitato Tecnico Scientifico di Italian Taste Summit (nella foto), come il prof. Vincenzo Russo (Neuromarketing – IULM), il prof. Guido Di Fraia (responsabile del laboratorio di innovazione e Intelligenza Artificiale all’Università di Milano), il prof. Davide Gaeta (docente di economia presso l’Università di Verona), l’avvocato Saverio Biscaldi esperto in diritto agrario e vitivinicolo e Carlo Pietrasanta, presidente del Movimento del Turismo del Vino della  Lombardia. “Molti parlano e scrivono del metaverso come fosse qualcosa di astratto, lontano da noi, ma non è così – ha esordito Joanna Mirò, presidente di Italian Taste Summit e e ad di Global Wine AspectE’ già qui, perchè grazie alla tecnologia possiamo entrare nella realtà che vogliamo, quindi anche in quella delle cantine che sogniamo di visitare”.

Qualsiasi esperienza immersiva é molto potente da un punto di vista comunicativo – ha confermato il prof.Russo, esperto di neuromarketing e neuroselling – Ma la comunicazione del vino é ancora molto autoreferenziale. QR code, realtà virtuali sono tutti strumenti che hanno potenzialità infinite, e vanno usate con intelligenza”.

Negli ultimi due anni post-Covid il mondo del vino italiano ha fatturato 14 miliardi di euro, metà dei quali realizzati in Italia, “e di questi una quota rilevante viene dalla vendita in cantina – ha spiegato Davide Gaeta – E’  un canale in vorticosa crescita, un business straordinario che permette alle aziende di avere più margine. Per questo dobbiamo spingere sempre di più in questa direzione”. 

Pensare al metaverso come ad uno strumento di sviluppo dell’enoturismo e quindi delle vendite non è prematuro. “E’ una tecnologia che ci porterà dei risultati affascinanti nei prossimi anni, adesso è ancora ai suoi albori e oggi lo possiamo affiancare – ha aggiunto Guido Di Fraia – a tecnologie più accessibili ma ancora poco sfruttate come la realtà aumentata e l’intelligenza artificiale. Quest’ultima nel mondo della vendita e del turismo del vino può aiutare a generare i contenuti più efficaci al momento giusto, in quello della produzione a ottimizzare processi e ad abbattere costi e in quello delle vendite ad aumentare i fatturati“.

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