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Valpolicella, il Consorzio blocca i nuovi impianti sino al luglio 2028

Il  Consorzio vini Valpolicella ha approvato il suo bilancio 2024 che si è chiuso con oltre 4 milioni di euro di ricavi (+6,3% sul 2023), reinvestiti per il 75,5% nelle attività di promozione e posizionamento della denominazione in Italia e all’estero, e un utile di 11.500 euro.

“Il bilancio 2024 evidenzia l’impegno del Consorzio sul fronte della promozione in un anno complesso per il vino italiano e, in particolare, per le denominazioni rossiste – ha commentato il presidente, Christian Marchesini -. Una accelerazione che ci ha portato a realizzare circa 70 iniziative e attività complementari, tra eventi in 18 destinazioni internazionali, campagne di incoming sul territorio e una intensa pianificazione promozionale sul mercato domestico. Lo scenario globale – ha proseguito Marchesini – ci impone pragmatismo e capacità di reazione strategica per mantenere la denominazione in equilibrio e garantire reddittività a tutta la filiera della Valpolicella. Per questo – ha concluso – occorre uscire da logiche autoreferenziali o da personalismi che, in un contesto così mutevole e insidioso, possono minare la crescita di tutta la denominazione alle prese con una sfida di posizionamento che deve essere salvaguardato con una visione coesa, anche attraverso lungimiranti politiche di contenimento produttivo”.

Sul fronte della tutela, l’anno scorso il Consorzio ha aperto 27 contradditori di cui 16 già conclusi positivamente soprattutto in Cina e nei Paesi scandinavi dove le vertenze archiviate con successo costituiscono giurisprudenza nella disciplina che tutela il Made in Italy agroalimentare. L’Amarone è stato il vino più “soundizzato” con 20 casi nel 2024.

In crescita anche la base associativa che ha visto l’ingresso di 11 aziende imbottigliatrici e 29 produttori per circa 107 ettari vitati.

Per quanto riguarda le politiche di contenimento produttivo, il Consiglio di amministrazione del Consorzio ha deliberato il blocco degli impianti della doc Valpolicella per il triennio compreso tra il 1° agosto 2025 ed il 31 luglio 2028. L’assemblea ha dato mandato al Presidente di formulare l’istanza e gestire l’iter burocratico, di competenza della Regione Veneto, volto alla formalizzazione della riduzione a 10 tonnellate per ettaro della resa totale massima di uva ammessa per la produzione dei vini ‘Valpolicella’, ‘Valpolicella Ripasso’, ‘Amarone’ e ‘Recioto’ a valere per le prossime tre vendemmie.

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