Vinophila 3D Wine Expo - L' Expo per Vino, Birra e Bevande Alcoliche

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Santa Lussia el fredo crussia …

Lorenzo Biscontin

… ovvero, traducendo dal veneto, a Santa Lucia il freddo crocifigge.

A riscaldare le giornate dal punto di vista meteorologico da qualche anno  ci pensa il riscaldamento globale.

A scaldare l’anima invece da 16 anni ci pensano l’azienda agricola Maculan e la Fondazione Banca degli Occhi del Veneto con il loro progetto Santalucia.

Il progetto consiste ogni anno nella produzione di 300 bottiglie di Cabernet Sauvignon proveniente da uno dei vitigni della cantina di Breganze (Vicenza).

Ogni anno un gruppo di esperti assaggia le 6 migliori barrique da 225 litri e determina la vincitrice che diventerà il Cabernet Sauvignon Santalucia.

Il Santalucia annata 2024 sarà il Cabernet Sauvignon del vigneto che si trova in località Branza, sulle colline più elevate di Breganze.

Fausto Maculan, titolare dell’azienda descrive così questo vino:

“Santalucia 2024 nasce in una vigna particolarmente vocata per la varietà – illustra Fausto Maculan, titolare dell’azienda –. Ammalia il vivace colore rosso rubino contornato da note violacee. Al naso gli aromi sono intensi, avvolgenti. La frutta rossa matura e le spezie preludono a un corpo ricco, rotondo, equilibrato. Il tannino è raffinato e la persistenza piacevolmente lunga. È un vino elegante, certamente giovane, con una lunga vita davanti a sé. Da conservare con cura per una futura occasione speciale. Perfetto per una cena a base di carne alla griglia e formaggi stagionati”.

A rendere ancora più speciali le bottiglie di Santalucia 2024 è l’etichetta. Un progetto artistico che cambia ogni anno la cui realizzazione è affidata all’atelier In.Perfetto, che fa parte della Cooperativa Sociale Vite Vere Down Dadi di Padova. Si tratta di uno studio artistico e produttivo impegnato nella formazione professionale delle persone con disabilità intellettiva.

L’etichetta di Santalucia 2024 è stata presentata lo scorso 10 dicembre durante una cena benefica ospitata nel ristorante tristellato Le Calandre dei fratelli Alajmo a Sarmeola di Rubano (Padova).

Ad ispirare gli artigiani di In.Perfetto quest’anno è stato il sole, la stella per eccellenza, che con la sua luce illumina le vite dell’umanità e permette alla vite di crescere e far maturare i suoi frutti, che si trasformano in vino.

​Ciascuna delle trecento etichette è un’opera inedita e originale, realizzata con colori iridescenti e foglia d’oro. Le bottiglie sono racchiuse in una confezione con raffigurata un’opera a più mani, contraddistinta da un sole stilizzato, materico e moderno, la cui luce svetta sul fondo nero.

“Quest’anno Santalucia sostiene un’iniziativa particolarmente ambiziosa che abbiamo chiamato, non a caso, Progetto L.u.c.y. – afferma Diego Ponzin, Presidente di Fondazione Banca degli Occhi –. Tutti noi conosciamo le conseguenze della degenerazione maculare della retina, una patologia che impatta fortemente sulla nostra società. Mina soprattutto l’autonomia e la qualità della vita dei cittadini in tarda età, rappresentando in occidente la prima causa di cecità. Il ricavato della 16a edizione di Santalucia supporterà lo studio di Fondazione Banca degli Occhi e del National Eye Institute di Bethesda, uno dei più avanzati centri di ricerca degli Stati Uniti, sulla degenerazione maculare della retina. Una sfida che possiamo e dobbiamo affrontare”.

​Le bottiglie di Santalucia 2024 sono disponibili su ordinazione, a fronte di una donazione minima di 100 euro, contattando la Fondazione Banca degli Occhi del Veneto ETS (info@fbov.it – 041 9656440/442).
​ Mi raccomando: quando lo assaggerete ricordatevi di chiudere gli occhi.

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