Vinophila 3D Wine Expo - L' Expo per Vino, Birra e Bevande Alcoliche

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ProWein 2024: il tema chiave è la sostenibilità.

Partecipo al ProWein da oltre vent’anni e l’ho visto crescere e trasformarsi da fiera del primo mercato di importazione di vino ad evento di riferimento del business viti-vinicolo mondiale dove si discutono, e a volte si lanciano, le tendenze del settore.

La domanda che si fanno un po’ tutti nel settore del vino è “Riusciranno i nostri eroi a confermarsi il leader tra le fiere internazionali del vino?”

Le ultime due edizioni sono state un po’ accidentate per motivi indipendenti dalla volontà di Messe Dusseldorf: prima il COVID e poi l’anno scorso lo sciopero dei trasporti locali che ha reso complicato l’arrivo in fiera (anche se io personalmente ho trovato immediati ed efficienti i bus sostitutivi).

Quest’anno ci si sono messi anche i sindacati dei servizi di terra della Lufthansa con lo sciopero dichiarato per oggi e domani (mai avrei creduto che mi portassero a comprare il primo volo di ITA Airways in vita mia).

Soprattutto a mettere in discussione il ruolo di ProWein c’è la crescita di Wine Paris – Vinexpo Parigi che sta dimostrando di voler portare avanti una visione molto più internazionale riguardo agli espositori di quanto non facesse Bordeaux.

Io personalmente nelle ultime due settimane ho sentito diversi operatori italiani che quest’anno hanno deciso di saltare Dusseldorf. Si tratta soprattutto di persone non direttamente coinvolte negli aspetti commerciali della cantina, che quindi sarà presente, ma che comunque gli anni scorsi partecipavano anche solo per toccare con mano il polso del mercato. Ci sono poi operatori indipendenti, liberi professionisti ed opinion leaders, che ritengono che il “gioco non vale la candela”, considerati anche i costi degli alberghi durante la fiera.

ProWein risponde (anche se il termine è improprio visto che il programma si era definito ben prima dell’exploit di Wine Paris) con un “cartellone” estremamente ricco che vede 5.322 espositori che porteranno in fiera 13.376 ed organizzeranno oltre 600 eventi nei tre giorni tra il 10 e 12 marzo.

Soprattutto mantiene la sua caratteristica apertura mentale che le permette di cogliere i temi di tendenza, che si tratti dei vini biologici con la sezione Organic World dedicata ai vini biologici organizzata oramai da 14 anni, o dell’area ProWein Zero inaugurata l’anno scorso per dare visibilità alle proposte dei vini a basso o 0 contenuti di alcol.

ProWein quindi si conferma una fiera guidata più dal mercato che dalla produzione, quindi nel 2024 migliora ed aumenta gli spazi dedicati a liquori e distillati e si è data come tema chiave quello della sostenibilità.

Conviene ricordare che la sostenibilità non è solo un bel principio, ma sta diventando in modo ogni giorno elemento cruciale di business. Basti pensare che il monopolio svedese Systembolaget ha già fissato il 2045 come l’anno in cui raggiungere la neutralità carbonica.

Nel portare avanti il tema della sostenibilità, Prowein 2024 realizzerà alcune azioni specifiche:

  • Partecipazione per la prima volta dell’ONG IWCG – International Wineries for Climate Change, associazione che riunisce circa 50 aziende produttrici di vino e 139 viticoltori in tutto il mondo.

L’associazione è stata fondata dalle famiglie Torres e Jackson, a capo di importanti gruppi viti-vinicoli rispettivamente in Spagna e California. L’obiettivo della IWCA è ridurre le emissioni di carbonio legate alla produzione di vino attraverso la definizione di uno standard globale per la decarbonizzazione. Per questo dalla sua fondazione nel 2019 ha sperimentato tecniche e processi da cui è stata elaborata la certificazione IWCA, già riconosciuta a livello internazionale.

  • Seconda edizione della “Sustainable Wine Roundtable” (SWR), iniziativa che conta più di 70 membri in tutto il mondo che operano lungo l’intera filiera produttiva e distributiva.

Produzione, distribuzione, logistica e ricerca integrate in una visione che punta a sviluppare misure condivise riguardanti l’utilizzo della chimica di sintesi, le condizioni dei lavoratori, gli imballaggi e la logistica al fine di rendere il settore più sostenibile a 360°.

  • Partecipazione per la seconda volta della “Initiative Zukunfteweine”, associazione tedesca il cui nome può essere tradotto circa come “Iniziativa vini del Futuro”, che si dedica alla produzione e promozione dei vini PiWis, ovvero geneticamente resistenti alle malattie fungine.

L’associazione conta oggi 60 membri in Germania ed è stata premiata con il German Sustainability Award.

Nella sostenibilità si inserisce anche il tema della digitalizzazione, che verrà affrontato alla Meininger’s Wine Conference organizzata il giorno prima dell’apertura della fiera e dove siamo stati gentilmente invitati a presentare il caso Vinophila Wine Expo.

Domani parto, al ritorno vi racconto cosa ho visto.

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