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La vendemmia 2022 vista dallo spazio osservando lo stress idrico delle foglie

15 settembre 2022

(Redazione) In questi giorni l’argomento più discusso nel settore vinicolo è, giustamente, la vendemmia. Su tutte le testate sono state pubblicate le previsioni per la vendemmia 2022 dei diversi enti ed istituzioni che si occupano di viticoltura a livello locale e nazionale.

Come sintesi di queste previsioni riprendiamo le parole di Lamberto Frescobaldi, Presidente del gruppo Marchesi Frescobaldi e di Unione Italiana Vini, in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore. Le piogge del mese di agosto hanno sostanzialmente ribaltato la preoccupante situazione di stress idrico in cui si sono trovate le viti durante tutto l’anno e quindi la vendemmia 2022 potrebbe essere sorprendentemente in linea con le quantità medie degli ultimi anni, o poco inferiore. In termini qualitativi ci si aspetta un’annata 2022 eccellente proprio grazie al caldo che favorisce la perfetta maturazione delle uve e soprattutto evita lo sviluppo delle malattie che colpiscono la vite, permettendo di ridurre, o addirittura evitare, i trattamenti fitosanitari. Tanto che secondo Frescobaldi la produzione 2022 sarà di fatto quasi interamente biologica.

Queste le previsioni generali. Ma chi lavora in campagna sa che le cose possono variare da zona a zona, persino da vigneto a vigneto.

Così abbiamo voluto chiedere indicazioni sulla vendemmia 2022 a Saturnalia, società partner di Vinophila, che fornisce previsioni sulla vendemmia con un dettaglio che può arrivare al singolo vigneto, utilizzando i dati satellitari e l’intelligenza artificiale.

Elaborando queste informazioni definisce alcuni indici relativi al vigneto, all’uva ed al vino ottenuto. Il più significativo ai fini della previsione vendemmiale è il Saturnalia Evolution Index (SEI) che si basa sul livello di clorofilla e di stress idrico delle foglie. Cominciamo dal Piemonte, dove Saturnalia ha analizzato due vigneti nella Menzione Geografica Aggiuntiva (MGA) del Comune di Barolo: il Bricco delle Viole e La Volta.

Questi sono stati scelti perché sono omogenei per esposizione, entrambe guardano ad ovest, ed altitudine, rispettivamente 413 e 403 m s.l.m.. Differiscono invece per la struttura del suolo, che nel primo caso è argilloso e nell’altro è sabbiaoso.

L’indice SEI espresso dai due vigneti nel corso della stagione vegetativa 2022 è stato confrontato con quello medio degli ultimi cinque anni precedenti per i terreni argillosi e per quelli sabbiosi.

Saturnalia

Dai dati si osserva come le piante siano state in una condizione di stress idrico e ridotta capacità vegetativa fin dall’inizio della primavera, situazione legata alle minori precipitazioni invernali che tra ottobre 2021 e marzo 2022 sono state di 156 mm contro i 570 della media decennale. Si potrebbe dire che l’annata 2022 è partita in salita fin dall’inizio, con difficoltà ancora maggiori per il vigneto su terreno sabbioso dove la capacità di trattenere l’acqua è evidentemente inferiore. Tutti i passaggi fenologici risultano anticipati ed in situazione di stress idrico.

Interessante notare la capacità di ripresa delle piante che le piogge di maggio hanno riportato l’indice SEI in linea con le medie quinquennali nel giro di pochi giorni. Una reazione che fa ben sperare sul risultato finale della vendemmia alla luce delle piogge delle ultime settimane.

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