Italian Wine Brands, prima azienda italiana quotata nel settore vitivinicolo, è sempre più al centro dell’attenzione degli analisti del settore beverage e della Borsa. Tre eventi nelle ultime settimane hanno contraddistinto l’attività della società guidata dall’AD Alessandro Mutinelli: due tappe di un road show per possibili investitori dedicato alle imprese MidCap a Parigi e Madrid (che hanno fatto seguito all’analoga tenuta a Francoforte nello scorso mese di aprile) e l’ “Envisioning2035 Wine (R)evolution – Piano strategico per il vino italiano” che si è tenuto oggi, 11 giugno, dove è stato presentato il “Manifesto Envisioning2035”, documento strategico per lo sviluppo del comparto che, attraverso l’analisi delle aree di debolezza e miglioramento, punta ad elaborare e offrire misure e proposte dirette per rendere più competitivo e performante il sistema vitivinicolo italiano.
“In un momento sfidante per il mondo del vino – ha dichiarato Mutinelli – è importante condividere una visione del futuro, ascoltando tutte le voci, in particolare quelle provenienti dai consumatori, per mettere in azione iniziative dirette allo sviluppo di tutto il settore, che rappresenta una parte consistente dell’agroalimentare italiano. Come IWB partecipiamo e diamo il nostro contributo, basato su una visione globale del mercato e su un modello di crescita che unisce sostenibilità, innovazione e capacità industriale”.

Non sono state divulgate nuove notizie sensibili per l’andamento del titolo – che viaggia a Piazza Affari in territorio positivo pur restando lontano dal massimo € 23,70 per azione segnato il 5 febbraio scorso – ma nel road-show i punti chiave del suo piano di crescita sono stati tutti confermati (compreso l’interesse a nuove operazioni di M&A): il 2025 è destinato a vedere volumi più elevati e un contesto di prezzi più stabili con la conferma delle redditività record registrata a fine 2024. Il posizionamento di IWB nel segmento internazionale delle quotate di settore lo si evince dalla grafica qui sopra.
Una eventuale conferma è attesa nella semestrale 2025 la cui l’approvazione è prevista per i primi di settembre.