Vinophila 3D Wine Expo - L' Expo per Vino, Birra e Bevande Alcoliche

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A Prowein e Vinitaly abbiamo fatto 3 domande a business leaders del vino …

… sempre le stesse per tutti. Senza volerlo quindi abbiamo fatto una piccola ricerca, o inchiesta se preferite, perché mantenendo inalterate le domande si riescono ad evidenziare meglio i diversi punti di vista.

Cosa abbiamo chiesto?

  1. Come vede il 2023?
  2. Cosa bisognerebbe fare per recuperare l’interesse verso il vino dei consumatori under 40?
  3. Come vorrebbe che fosse il suo avatar nel metaverso?

Chi ci ha risposto? Alla fine le interviste sono state più di cinquanta tra operatori italiani e stranieri. Cantine grandi e piccole, da Penfolds a Terre di Giurfo, Consorzi ed enti nazionali di promozione, dal Prosecco DOC a Swiss Wine, più qualche opinion leader di passaggio.

Potete vedere tutte le interviste nella sala on demand di Vinophila raggruppate per categorie di appartenenza degli intervistati e vi assicuro che è una visione interessante e divertente.

In questo articolo proviamo a fare una sintesi ragionata delle risposte, prendendole come una ricerca qualitativa, dove conta anche l’unico spunto capace di stimolare ed indicare nuovi percorsi.

Come vede il 2023?

Qui la sintesi è facile perché la quasi totalità degli operatori ha espresso (grande) ottimismo nei confronti del 2023.

Si contano sulle dita di una mano coloro che si sono dimostrati più prudenti, non tanto per l’andamento del business al momento dell’intervista, positivo per tutti, ma le incertezze di fatto che pone una situazione internazionale economicamente e politicamente turbolenta.

C’è da dire però che l’entusiasmo dell’ambiente fieristico, a Prowein non abbiamo intervistato operatori italiani, probabilmente genera un atteggiamento di base positivo che distorce un po’ la visione e le risposte.

Cosa bisognerebbe fare per recuperare l’interesse verso il vino dei consumatori under 40?

Per questa domanda le risposte sono molto più articolate e potremmo distinguere alcuni gruppi.

  1. chi dice che il vino è per sua natura un prodotto ed i consumatori arriveranno man mano che crescono di età. A supporto di questa tesi citano il fatto che del problema si parla da circa vent’anni, ma se siamo ancora qui a parlarne significa che non è così grave.

Personalmente è un atteggiamento che ritengo pericoloso, proprio perché negli ultimi vent’anni sono diminuiti i consumi in tutti i mercati consolidati e da un paio d’anni a questa parte si evidenziano rallentamenti anche in mercati nuovi o recenti, come Cina e U.S.A.

  • chi sottolinea la necessità di proporre vini con profili organolettici più affini agli stili di vita ed ai palati dei giovani consumatori. Vini più bevibili, con il frutto più in evidenza, quindi basati prevalentemente sui sentori primari. Più “leggibili” dal punto di vista della beva, più facili da conoscere e da riconoscere.

In questo gruppo rientrano anche coloro che invitano a non respingere le proposte più innovative dal punto di vista produttivi come i vini a basso o nullo contenuto alcolico, i vini in lattina e l’utilizzo del vino nella mixology.

  • Chi pone l’enfasi sui mezzi utilizzati per comunicare con i target di consumatori più giovani citando, ovviamente, i social (e si, pure il metaverso) ma anche la presenza del vino in momenti, situazioni ed eventi frequentati dai consumatori più giovani.
  • Chi pone l’enfasi sul messaggio, sia come contenuti che come tono di voce. Per citare un intervistato “Usare la comunicazione di ieri per parlare alle orecchie di oggi forse non è il metodo migliore”. Quindi un linguaggio più accessibile, comprensibile e spensierato, assolutamente non intimorente. Che parli di ambiente, sostenibilità e salubrità, che sono i valori a cui questi consumatori sono interessati. Usando più le immagini che le parole. Soprattutto in modo autentico e trasparente.

Le tre visioni precedenti sono tutte condivisibili e correlate tra loro. Ovvero per raggiungere la massima efficacia vanno realizzate insieme in modo integrato. Ed è il passaggio dai principi alla loro concretizzazione che può fare la differenza. Guardando ai social ad esempio, va rilevato l’utilizzo ancora limitato di Tik Tok, diventato invece il media principale per le fasce di consumatori più giovani.   

  • Infine, numerosi operatori hanno indicato come l’enoturismo e le visite in cantina come l’attività principale per coinvolgere i giovani consumatori perché non c’è niente di meglio di conoscere direttamente i produttori, sentire e vedere in prima persona cosa significa fare il vino. Magari gli under 40 non sono il primo target a cui si pensa per l’enoturismo, ma è indubbio che con la visita in cantina la distanza tra il prodotto vino ed il consumatore si azzera ed il coinvolgimento è massimo.

Come vorrebbe che fosse il suo avatar nel metaverso?

Domanda spiazzante, perché chiedeva agli intervistati di mettersi in gioco in prima persona.

Diversi operatori hanno risposto che nel metaverso vorrebbero essere come sono nella vita reale.

Altri vorrebbero apparire meglio di como sono in presenza: più magri, con più capelli, ecc… Interessante notare come chi ha detto “più giovane” abbia poi aggiunto “… per avere la capacità di capire meglio questa era digitale che si sta sviluppando”.

Molti hanno indicato un animale, segno del legame tra vino e natura?

Tre le tante risposte ne riportiamo tre, secondo noi rappresentative:

Lapo Mazzei: “Un Gallo Nero con il casco perché siamo un’azienda del Chianti Classico e il Gallo Nero è il nostro simbolo e il casco perché bisogna andare a lottare ovunque.”

Roberta Corrà: “Un’influencer che riesce ad entrare in contatto con le persone, con le loro emozioni e riesca a dire la cosa giusta”

Laura Catena: “Una vecchia vigna con i piedi, perché le vecchie vigne sono sagge e i piedi per potermi muovere e portare questa saggezza in giro per il mondo”

Ringraziamo una volta di più tutti coloro che ci hanno dedicato 5 minuti del loro tempo per rispondere alle nostre domande.

Trovate tutte le interviste nella sala on-demand del nostro metaverso. Per entrare andate sul sito www.vinophila.com oppure scaricate l’app Vinophila dagli store.

Vinophila
Vinophila 3D Wine Expo - Il metaverso per Vino, Birra e Bevande Alcoliche

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